18 aprile 2007

La forma del circolo Bateson?


La forma d’un circolo non ha bisogno di essere definita: è lapalissianamente una circonferenza. Gli elementi che definiscono una circonferenza sono dei punti. Perché affannarsi a cercare il numero di punti o la posizione o la qualità di ciascun punto? Il numero dei punti è incommensurabile sia che riguardi una piccola cerchia locale sia che riguardi la famosa circonferenza di raggio infinito. Essa esiste pur essendo invisibile. Chi crede di potere esistere al di fuori di un paradosso scagli la prima pietra. Così come chi crede di avere una proposta univoca di regola/e.
Il fatto è che: in verità in verità vi dico...Il cerchio pulsando ha riconosciuto il tempo e si è compiuto un effetto sacro; adesso in uno specchio antico si vede ciò che è : una sfera. Una spora oscillante, densa della solida musica delle idee, dei pensieri, delle parole. Ciò che sembrava un elemento circolare piano, ha volume e occupa spazio. Per allontanarsi dalle madri bomba, dalle guerre, dalla violenza nel mondo e contro il mondo?
Sì, abbiamo parlato con le idee e con la coscienza e con le parole e poiché stanno per morire ci hanno chiesto di portarle in un luogo lontano e inaccessibile là dove anche gli angeli esitano("Ché gli stolti si precipitano là dove gli angeli esitano a metter piede" Alexander Pope1). In un luogo dove potrebbero nuovamente fiorire e propagarsi. Come? Ma è semplice con la temerarietà e la follia di chi raccoglie a bracciate i nanotubi e le monadi e l’epigenesi e la cibernetica e l’universo intero, con l’innocenza di chi sa di non possedere che poche classificazioni e nominazioni rubate a fatica alle biblioteche o al web. C’è da impacchettare Darwin e nasconderlo nelle pieghe di un libro di fisica quantistica per salvarlo dal neocreativismo fondamentalista. C’è da incartare in grandi fogli dei quotidiani Montessori per allontanarla dai telefonini intemperanti. C’è la mente da togliere e allontanare anni luce dalle faide filosofico/psichiatriche. C’è da riempire a mucchi enormi tir di tutto il software e l’hardware possibile per pensare al prossimo strumento che ci faccia sentire meno soli. Tutto ciò nella sconclusionatezza e ubriachezza di un progetto paradossale in cui credere prima di raggiungere il delta.


1)Alexander Pope (Londra, 22 maggio 1688 -Twickenham, 30 maggio 1744) è considerato uno dei più grandi poeti inglesi del XVIII secolo.Traduttore dell’Iliade e dell’Odissea

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